Manipolatore

Le persone perfette non esistono, quando sembrano tali, attento: potresti esserti imbattuto in una manipolatrice. Questo termine, che arriva dalla psicologia, viene usato per indicare persone che nelle relazioni (non solo sentimentali, ma anche amicali) tendono ad avere comportamenti manipolatori, spesso sfruttando il legame affettivo stesso che li lega alle altre persone.

Chi è il manipolatore/trice? Può essere il partner, potrebbe essere un familiare, un amico o addirittura una collega. Ovviamente ci deve essere una relazione piuttosto stretta e proprio il grado di familiarità determina anche un livello più o meno profonda di manipolazione. “leggi tutto l’articolo premendo altro

A volte, tuttavia, si tende a confondere l’atteggiamento di una persona insistente, che può essere fastidiosa ma è innocua, con la manipolazione affettiva, che invece prevede un comportamento tossico e patologico. Di contro, non è sempre facile rendersi conto di essere vittima di questi attacchi. Proprio per questo bisogna accrescere la nostra consapevolezza sul tema: riconoscere i comportamenti manipolatori nella sfera degli affetti è la difesa più grande che possiamo mettere in campo.

CHE COS’È UN MANIPOLATORE-ADULATORE (E COME DIFENDERSI)

Un manipolatore affettivo è una persona con forti tratti narcisistici nella sua personalità, che per mantenere alta la sua autostima e proteggere il proprio senso di sé necessita di avere accanto una persona da sfruttare in tutti i modi (maggior parte per convenienza economica), per non dire demolire psicologicamente.

In una relazione (tossica, sia chiaro) con un manipolatore affettivo, si crea una dinamica tale per cui il/la partner diventi dipendente dal manipolatore, quando in realtà è lui/lei che per vivere ha bisogno di manipolare l’altro/a. Il problema è che, all’inizio, sembra invece una persona affascinante, che ti ammira come altri non hanno fatto, capace di comprenderti nel profondo – anche se le numerose attenzioni si rivelano poi essere love bombing. Ma è solo un atteggiamento di facciata. Quando infatti, sarai entrato nella relazione, metterà in azione tanti comportamenti che minano la tua autostima e ti rendono dipendente da lei.

CARATTERISTICHE E SEGNALI PER RICONOSCERE IL MANIPOLATORE AFFETTIVO

Nella dinamica di questo tipo di relazione tossica, ci sono alcuni comportamenti tipici del manipolatore affettivo, che sono spesso veri e propri “sintomi” da non ignorare. Andiamo a vedere quali sono i comportamenti più ricorrenti

  • SENSO DI COLPA

Il manipolatore fa sentire inadeguata la sua vittima attraverso le critiche. Potresti accorgerti di questa dinamica se nelle discussioni, ti senti in colpa perché lui ti punta sempre il dito contro e rigira le cose in modo da passare da vittima.

  • GELOSIA

Il manipolatore affettivo potrebbe renderti estremamente geloso. Lei ama sentirsi ricercata e assume spesso con altri uomini un comportamento galante, in modo da essere al centro delle attenzioni di tutti. Se cerchi di affrontare questa questione, tuttavia, ti convincerà che la tua gelosia è infondata e ti farà passare dalla parte del torto, definendoti una persona ossessiva. In questo modo, sembrerà che sia tu dalla parte del torto e ti sentirai in colpa (vedi punto precedente) e sempre più insicuro.

  • PARANOIA

Un manipolatore affettivo ti fa sentire sempre inadeguato. Per esempio, potrebbe dirti spesso che non ne combini mai una giusta, o che avresti potuto fare meglio, che non ti curi, che non sei intelligente. Questo alimenta in te un senso di frustrazione crescente. Al contrario, se tu gli fai notare le cose, soprattutto commentando il suo comportamento con gli altri, ti dirà che sei paranoico.

  • MANCANZA DI EMPATIA

Un manipolatore affettivo, in genere, si presenta come una persona molto sensibile. Al contrario, è una persona che sembra incapace di provare sentimenti puliti. Non ti dà conforto se gli racconti le cose per cercare supporto. Se vuoi condividere un tuo successo, lo sminuisce.

  •  SUPERIORITÀ

Un manipolatore affettivo è convinto di essere superiore agli altri. Questo potrebbe anche portarti a riconoscergli un valore extra e, soprattutto, a crederti fortunato perché una “donna” di tale valore ha scelto te come compagno. Anche se non ne combini una giusta. Guarda caso, le sue storie precedenti, sono sempre finite male.

  • RICATTI PSICOLOGICI

A proposito di sensi di colpa, un manipolatore affettivo ti sottopone continuamente a ricatti psicologici anche molto sottili. Per esempio, dopo un litigio (di cui è responsabile lei) oppure perché stai poco bene, lo cerchi e la “disturbi” mentre è fuori con gli amici? Ti rimprovera per avergli rovinato la serata. Al contrario, non si pone mai il problema di farti stare serena alla vigilia di qualcosa importante per te, come una serata con gli amici, un evento di lavoro. Basterà una telefonata per rovinarti l’umore. Ancora, potrebbe giustificare i suoi comportamenti attribuendotene la responsabilità. «Sei tu che mi hai portato a dire/fare così»: in questo modo, tu accetti le sue scuse e lo giustifichi, sentendoti perfino colpevole.

  • ISOLAMENTO

Un’altra abitudine frequente di un manipolatore è isolarti da tutti. Non tanto perché sia gelosa di te, ma perché se riesce ad allontanarti dagli altri (comprese le amiche, gli amici con cui non riesci più a confidarti), diventi ancora più insicuro e dipendente da lei.